• Periodico di
      Informazione turistica
      Aut. Trib. NA n.3104 del 15.04.1982

      Editrice Surrentum
      Viale Montariello, 8 - Sorrento

      Direttore Responsabile:
      Antonino Siniscalchi

      Redazione:
      Luisa Fiorentino
      Mariano Russo

      'Surrentum' viene stampato in 13.000 copie da 'Tip. La Sorrentina' Sorrento
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articolo di Annarita Siniscalchi, foto di Franco Romano

Sant’Antonino

Completati i primi due lotti dei lavori di restauro tuttora in corso nella Basilica Pontificia di Sant’Antonino Abate. L’opera, iniziata circa un anno fa, ha interessato prima la cripta dove riposano le spoglie del Santo e successivamente, poi l’abside dell’altare maggiore. È proprio nella cripta che sono stati riportati al loro originario splendore due grandi affreschi che raffigurano importanti miracoli e una Madonna più volte restaurata, ma che aveva perso ogni connotazione della scuola giottesca cui fa capo, che per altro è la più antica immagine della Vergine in penisola. Stesso accurato intervento ha subito l’imponente crocifisso nella sua guaina di argento che esce in processione solo in occasione di straordinari eventi. I ritratti dei Vescovi compatroni di Sorrento (Sant’Atanasio, San Valerio, San Renato e San Baccolo), oli su tela di Carlo Amalfi, che ornano le pareti, hanno ritrovato il loro originario gioco di luci che il tempo e gli interventi poco appropriati, avevano opacizzato. La cripta è finalmente ritornata alla luminosità tipica delle architetture del mediterraneo che per altro l’ha sempre distinta e allontanata dallo stereotipo di cappella buia e sotterranea come suggerisce il nome stesso. Non a caso i due finestroni che irraggiano l’ambiente si affacciano sul mare di Sorrento. L’intervento illustrato a fine gennaio, nel corso di una manifestazione, introdotta dal rettore don Luigi Di Prisco, con gli interventi dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, Felice Cece, del Soprintendente ai Beni storici e artistici di Napoli, Stefano Gizzi, del delegato arcivescovile per i beni culturali, don Antonio Cioffi, della funzionaria di zona della Soprintendenza, Angela Schiattarella e del direttore dei lavori, Guido Coluccio. Il restauro dell’abside e del corredo pittorico dell’altare maggiore, realizzato dall’azienda di Andrea Porzio, ha interessato la calotta con l’affresco dei compatroni di Sorrento, Sant’Atanasio, San Valerio, San Renato e San Baccolo, che coronano Sant’Antonino. Più in basso due oli su tela di Giacomo del Po del 1685 hanno riacquistato la loro imponente presenza e il loro vigore cromatico. Una riscoperta anche per i due angeli, posti in alto uno a destra ed uno a sinistra, che sventolano un cartigio, di chiaro richiamo michelangiolesco. I lavori di restauro sono stati seguiti passo dopo passo dalla Sopraintendenza di Napoli. Importante anche l’azione delComitato per i restauri che si è fatto carico di sostenere tante iniziative, quali il conio in argento della storica medaglia del santo, la realizzazione dei calendari per i sorrentini d’Argentina, il progetto “Adotta un monumento” veicolato tra le scuole e le aziende. Essenziale, infine, l’impegno costante del rettore, don Luigi Di Prisco, che ha completato il progetto avviato dal suo predecessore, don Giuseppe Esposito, con l’obiettivo di concretizzare una iniziativa particolarmente sentita dalla popolazione della costiera.

Sant’Antonino


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