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A giugno il rocker arriva in Italia. Al PAN – Palazzo delle Arti a Napoli una rassegna intitolata “Il Cinema secondo Springsteen”.

Le strade di Bruce Springsteen portano a Vico Equense

In concomitanza con il “Wrecking Ball World Tour”, in Italia dal 7 all’11 giugno prossimo, arriva nelle librerie “All the way home” (Tutte le strade portano a casa), Luglio Editore, il primo studio approfondito sul particolare rapporto che lega Bruce Springsteen al nostro Paese. Il libro è realizzato con il contributo attivo dell’Associazione Culturale napoletana PinkCadillacMusic che ha fornito tutta la documentazione relativa alle origini nostrane dell’artista americano. Springsteen è nato e cresciuto nel New Jersey: il padre, Douglas, aveva origini olandesi e irlandesi, la madre, Adele Ann Zerilli, è di origine italiana, quindi entrambi i nonni materni di Bruce erano italiani. Springsteen è un cognome olandese, ma la discendenza dell’artista americano è per il 12,5% olandese, 37% irlandese e 50% italiana.In particolare, suo nonno materno Antonio, era nato, e proveniva da una famiglia vissuta per oltre quarant’anni, a Vico Equense. Gli zii e i parenti diretti del grande cantante vivono ancora in quei luoghi. In occasione delle tre date italiane, inoltre, il legame tra The Boss e l’Italia sarà rafforzato con il conferimento della nomina a cittadino onorario di Vico Equense. L’iniziativa è partita l’estate scorsa su impulso di Gianni Scognamiglio e Paola Jappelli del PinkCadillacMusic, ricevendo l’ok del Consiglio comunale di Vico Equense. “Sappiamo bene che l’idea di poter avere il rocker a Vico Equense – spiega il Sindaco, Gennaro Cinque – per conferirgli personalmente il riconoscimento, è un sogno.” Springsteen presenterà il nuovo album, a giugno in tre città italiane: Milano, Firenze e Trieste. “Il nostro intento – aggiunge il Sindaco – è di consegnargli la cittadinanza onoraria durante una delle date del tour italiano, grazie al supporto dell’associazione PinkCadillacMusic.” Cresce dunque l’attesa per rivedere Bruce Springsteen e l’immancabile E-Street Band sui palchi italiani. Tra una data e l’altra del Wrecking Ball Tour, l’associazione culturale “PinkCadillacMusic”, ha organizzato dal 30 maggio al primo giugno al PAN – Palazzo delle Arti a Napoli – una rassegna intitolata “Il Cinema secondo Springsteen”, proiezioni e incontri aventi come oggetto il rapporto affascinante e complesso tra la celluloide e l’artista americano. “In particolare, – spiegano gli organizzatori Gianni Scognamiglio, Giovanni Menna e Paola Jappelli – si segnala la mostra Like a Vision, curata dall’Associazione Culturale Pink Cadillac Music, che per la prima volta in Italia, mira a ricostruire attraverso l’esposizione di poster originali, riproduzioni di locandine e proiezione di rockumentary l’influenza che il patrimonio culturale del cinema ha esercitato sulla scrittura di Springsteen ma, anche, l’ispirazione fornita dalle sue liriche a spunti e narrazioni filmiche, offrendo nello stesso tempo una rilettura della storia stessa della produzione cinematografica americana.” Tre le sezioni: Il cinema e Springsteen, dedicata ai film che, per esplicita dichiarazione di Springsteen, hanno alimentato il suo immaginario, a partire dalle pellicole dei grandi maestri degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta – il noir, il western, i capolavori di Capra, Ford, Kazan – fino a opere degli anni Settanta, da “L’Ultimo Spettacolo” di Bogdanovich a “Badlands”, e ai capolavori di Martin Scorsese. Springsteen per il cinema, con una selezione dei più significativi film per i quali Springsteen ha scritto appositamente brani – da “Philadelphia” di Jonathan Demme a “Dead Man Walking” di Tim Robbins fino al più recente “The Wrestler” vincitore a Venezia nel 2008 – e di quelli in cui le canzoni di Springsteen sono colonne sonore. Due casi a parte: “Alta Fedeltà” con il celebre cameo di Bruce che interpreta se stesso e “Lupo Solitario” di Sean Penn, ispirato a Highway Patrolman, caso forse unico di lungometraggio ispirato a una canzone. Rockumentaries, una sezione dedicata ai documentari sulla produzione discografica o live di Springsteen o su altri artisti nei quali vi è la sua partecipazione. Dallo storico “No Nukes” del 1980, alle ultime pellicole girate da Zimny per i making of degli album capolavori di Springsteen, Born to Run e Darkness on the Edge of Town.


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