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 Mezzogiorni D’Europa

Nella foto, da sx, Luigi D’Alise, direttore Ago Press, Gaetano Mastellone, cda Obi, Michele Matarrese, presidente Obi, Maurizio Maddaloni, presidente Cciaa di Napoli.

L’Obi, Osservatorio Banche Imprese, organizza all’Hilton Sorrento Palace, nei giorni 1 e 2 luglio, la convention dal titolo “Mezzogiorni d’Europa – il caso Italia. Nodi gordiani e soluzioni alessandrine”. L’iniziativa vede la partecipazione e la collaborazione di istituti e centri di ricerca operanti in Italia, nel Mezzogiorno e in Europa e di alcune tra le più prestigiose università del Sud Italia ed europee. A sottolineare l’intento di contribuire attraverso questa iniziativa ad arricchire le conoscenze sui fenomeni economici locali, utili anche per sostenere una sempre più adeguata strategia di crescita che le imprese e i policy maker devono attuare, le giornate di Sorrento prevedono la partecipazione di politici, economisti, rappresentanti delle istituzioni, delle imprese, dei sindacati, delle banche e degli atenei.
Gli invitati potranno intervenire ai lavori che vedranno confrontarsi esperti e ricercatori italiani ed esteri sulle problematiche che tuttora insistono sui gap dei Mezzogiorni d’Europa, compreso il Meridione, evidenziandone nodi e soluzioni. Ai lavori prenderanno parte circa duecento persone, tra rappresentanti del mondo istituzionale, politico, imprenditoriale, bancario, sindacale e accademico.
Hanno confermato la loro presenza, tra gli altri, il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, il presidente del Cnel, Antonio Marzano e Omar Massalha, segretario generale del Forum per la Pace nel Mediterraneo Unesco.
Il meeting è aperto anche ai giovani ricercatori e agli studenti che vogliano presentare propri paper sui temi affrontati nella due giorni, che è organizzata in collaborazione con Srm – Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Associazione Premio Internazionale Guido Dorso, Svimez – Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno, Centro Studi Federico Caffè, Fondazione Curella e Fondazione Mezzogiorno Europa.
La convention si articolerà in due giornate: la prima prevede una sessione su “I Mezzogiorni d’Europa ed il Mediterraneo” con chairman l’economista Antoni Kuklinski, e una seconda incentrata sui fattori dello sviluppo ed i settori d’intervento, presieduta da Adriano Giannola, presidente della Svimez.
La seconda giornata sarà invece presieduta da Antonio Marzano, presidente del Cnel. In scaletta, anche un confronto tra presidenti di Regione e amministratori pubblici sul tema dei “Mezzogiorni d’Europa e le regioni italiane”.
Sono previste tavole rotonde e interventi su sistemi economici e produttivi italiani ed europei, credito e investimenti, internazionalizzazione, ricerca e innovazione, servizi, logistica ed infrastrutture.
All’evento, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito una propria medaglia di rappresentanza: si tratta di una speciale opera in fusione di bronzo, di 80 millimetri di diametro, coniata per l’occasione dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Porta invece la firma del maestro Mimmo Paladino, il manifesto del meeting: un’immagine tridimensionale ad alto impatto visivo, con segni cromatici sviluppantisi l’uno sull’altro, “nella rappresentazione di quelle conflittualità – scrive Toti Carpentieri nella presentazione – che hanno toccato una geografia complessa e disomogenea che vede l’Italia ed il bacino del Mediterraneo quale indiscutibile centro d’attenzione”.
Video, foto, interventi e altri materiali sull’evento saranno disponibili sul sito web obi.ilmagazine.net, realizzato dalla Ago Press Network, media partner dell’iniziativa.

Gli interventi

Numerosi gli interventi nel corso della conferenza stampa, svoltasi stamane presso la Camera di Commercio di Napoli.
“Il meeting è un momento fondamentale di confronto tra le istituzioni europee, italiane e mediterranee per il superamento dei gap di natura storica, politica che sin qui hanno impedito il perseguimento di obiettivi di sviluppo integrati e condivisi – ha affermato Michele Matarrese, presidente dell’Obi – La presenza a Sorrento di autorevoli rappresentanti istituzionali, economisti, banchieri, ricercatori provenienti dalla Spagna, Germania, Polonia, Paesi Balcani, Paesi del Nord Africa, è il segnale fondamentale della volontà di andare nella direzione del superamento di un’ottica autoreferenziale quale passaggio fondamentale per imboccare un percorso virtuoso di sviluppo ed integrazione dei Mezzogiorni d’Europa a partire dal Mezzogiorno d’Italia”.
Per Antonio Corvino, direttore dell’Obi, “sarà importante creare una rete di collaborazione con tutti i soggetti del partenariato che hanno dato vita alla manifestazione, per individuare i possibili percorsi e strumenti virtuosi nonché di benchmarking, finalizzati a sostenere l’impegno e l’azione dei territori europei ma anche dei paesi del mediterraneo verso obiettivi di sviluppo integrato”.
“E’ necessario puntare su migliori condizioni di accesso al credito per garantire la sopravvivenza delle imprese – è intervenuto il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni – e riavviare gli investimenti e affrontare i principali nodi dello sviluppo del Mezzogiorno a partire dall’incapacità di spesa dei fondi comunitari e dalle zavorre che frenano l’attività d’impresa, quali la criminalità e l’eccessiva burocrazia delle amministrazioni locali”.
“Per la nostra città è un onore ospitare un evento di così ampio respiro – ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Spero che dal confronto tra esperti e ricercatori possano emergere soluzioni alle complesse questioni economiche che vedono protagonista il nostro Mezzogiorno”.
“L’obiettivo è quella di creare, una volta l’anno, a Sorrento un appuntamento fisso nel segmento economico finanziario del Mezzogiorno – ha sottolineato Gaetano Mastellone, componente del cda dell’Obi e tra gli ideatori dell’evento – Il Sud d’Italia deve iniziare ad essere visto come un traino per l’economia nazionale e non più come un peso. Abbiamo ricchezze, abbiamo intelligenze ed abbiamo fame di successo che, se unite in un moderno sistema economico di sviluppo potranno essere da traino anche per l’Italia intera”.

Il programma

Si parte venerdì 1 luglio, alle ore 15, con i saluti di Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, Maurizio Maddaloni, presidente della Cciaa di Napoli e Giuseppe Cuomo, sindaco di Sorrento, Michele Matarrese, Antonio Corvino e Gaetano Mastellone, rispettivamente presidente, direttore e componente del cda dell’Obi.
La prima sessione di lavori, sul tema “I Mezzogiorni d’Europa ed il Mediterraneo”, prevista per le ore 15 e trenta, e presieduta da Antoni Kuklinski, dell’Università di Varsavia – Club di Roma e da Bruno Amoroso, dell’Università di Roskilde – Centro Studi Federico Caffè, vedrà ospiti Don Gaspar Zarrías, segretario di Stato per la Cooperazione territoriale del ministero della Politica Territoriale e della Pubblica amministrazione del governo spagnolo, Omar Massalha, segretario generale del Forum per la Pace nel Mediterraneo dell’Unesco, Andrea Amato, presidente dell’Istituto per il Mediterraneo, Rafael Domenech, capo sezione Spagna del Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A., Gerhard Heimpold dell’Halle Institute for Economics Research, Habib Mastouri, presidente dell’Istituto Italo Tunisino, Predrag Matvejević, presidente del Comitato Scientifico Fondazione Mediterraneo, Tomasz Zarycki, dell’Università di Varsavia.
Alle ore 17 e trenta, la seconda sessione, incentrata su “I Mezzogiorni d’Italia. I fattori dello sviluppo ed i settori d’intervento”. Chairmen Giovanni Melis, rettore dell’Università di Cagliari e Francesco Saverio Coppola, dell’Università di Napoli Parthenope. Al tavolo dei relatori si avvicenderanno Luigi Cannari, dirigente del Servizio studi della Banca d’Italia, Nadio Delai, presidente di Ermeneia – Studi & Strategie di Sistema, Gino Nicolais, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Zeno Rotondi del Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari dell’Università Luiss, Patrizia Asproni, presidente Confcultura Giampaolo Cesaretti, preside della Facoltà di Economia dell’Università Parthenope di Napoli, Massimo Deandreis, direttore dell’associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, Josep Ejarqu, presidente Four Tourism, Cesare Imbriani, dell’Università La Sapienza Roma e Nereo Marcucci, presidente Assologistica. Concluderà Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche dei gruppi parlamentari Pd.
Ad aprire la seconda giornata sarà Antonio Marzano, presidente del Cnel. La prima sessione, in programma per le ore 9, sarà dedicata a “L’Europa e i territori: il caso Mezzogiorno d’Italia”. Interverranno Cristiana Coppola, vice presidente Confindustria per il Mezzogiorno, Patrycja Artymowska, ministro dello Sviluppo regionale del governo polacco. A seguire una tavola rotonda dal titolo “Istituzioni, stakeholders e governance alla prova: obiettivo 2020”, coordinata da Lino Patruno, alla quale prenderanno parte Giovanni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, Marida Dentamaro, assessore a Sud e Federalismo della Regione Puglia, Pietro Busetta, assessore al Turismo di Lampedusa, Michele Emiliano, sindaco di Bari, Girolamo Fazio, sindaco di Trapani, Francesco Cava, presidente di Confindustria Calabria e Michele Scasserra, presidente di Assindustria Molise. Alle ore 11, l’intervento di Wolfgang Streitemberger, consigliere presso la Direzione Politica regionale della Commissione europea.
La seconda sessione, dedicata a “Condizioni e prospettive dello sviluppo”, vedrà la partecipazione di Luigi De Sena, vice presidente della Commissione Bicamerale Antimafia e Giorgio Santini, segretario generale aggiunto della Cisl. “Il Mezzogiorno d’Italia tra Europa, Mediterraneo e mercato globale” è invece il titolo della successiva tavola rotonda coordinata da Gennaro Sangiuliano, vice direttore del Tg1. Intervengono: Pina Amarelli Mengano, vice presidente internazionale dell’associazione Les Hénokiens, Giuseppe Castagna, direttore generale del Banco di Napoli, Antonio D’Amato, presidente del Gruppo del Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro, Felice Delle Femine, responsabile territoriale Sud di Unicredit, Marco Jacobini, presidente della Banca Popolare di Bari, Massimo Lo Cicero dell’Università di Roma La Sapienza e Andrea Pisani Massamormile, presidente della Banca Carime.
Concluderanno l’evento, Adriano Giannola, presidente della Svimez e Raffaele Fitto, ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale.

fonte: Servizio Ufficio Stampa Ago Press

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