• Periodico di
      Informazione turistica
      Aut. Trib. NA n.3104 del 15.04.1982

      Editrice Surrentum
      Viale Montariello, 8 - Sorrento

      Direttore Responsabile:
      Antonino Siniscalchi

      Redazione:
      Luisa Fiorentino
      Mariano Russo

      'Surrentum' viene stampato in 13.000 copie da 'Tip. La Sorrentina' Sorrento
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Sabato 12 settembre alle ore 19:00, presso la galleria “Onda Art Gallery” di Sorrento, in via S. Francesco, si terrà il vernissage della mostra “Spazio Analitico – Trasparenza, Geometria, Profondità”, collettiva a tre che ospita le opere dei campani Domenico Fatigati e Max Coppeta e del molisano Vincenzo Mascia.

Il minimo comune denominatore dei tre artisti selezionati è quello di tentare un revival del movimento dell’arte ottico-cinetica proiettandola in uno spazio tridimensionale e arricchendola con crossover e contaminazioni che attingono da altre prassi creative ed altri linguaggi figurativi.

Ciascuno fra i tre artisti proposti pratica, a suo modo, un crossover fra tecniche e stili che, pur nella dichiarata continuità con la tradizione ottico-cinetica e neo-concretista, lo differenzia e lo esalta nella sua individualità: Mascia attinge costantemente dalla sua formazione di architetto mostrando una grande attenzione per il colore ed un più accentuato piglio progettuale; Fatigati coniuga le sue geometrie, in prevalenza lineari, con una certa libertà new-dada, che si esplica soprattutto nell’assemblaggio di materiali di riciclo “poveri” e occasionali come chiodi, rondelle e stuzzicadenti; Coppeta, invece, il più giovane dei tre e (sintomaticamente) il più proiettato verso il formato tridimensionale, rinuncia quasi al colore per inseguire monocromie ed effetti di trasparenza acquatica, spingendosi sulle soglie di un minimalismo più di matrice orientale, zen, che non di ( prevedibile) ascendenza americana.

A completare l’esposizione da un punto di vista storico-didattico, sarà messa in mostra un’opera di Franco Costalonga, individuato come uno dei precursori assoluti, in Europa, della fusione tra ricerche optical e spazio tridimensionale.

La mostra è curata da Paolo Feroce, con la consulenza critica di Emiliano D’Angelo, l’assistenza tecnica di Gaia Gargiulo e la collaborazione di Rosella Verdolotti quale addetto stampa.


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